Mirto: il profumo che sussurra storie di Sardegna
Se chiudo gli occhi e penso alla Sardegna, il primo profumo che mi viene in mente è quello del mirto. È un profumo che non si dimentica, che ti rimane addosso, nei vestiti, nei capelli, nell’anima. Non importa dove tu sia: se un giorno sentirai quel profumo, la tua mente tornerà qui, tra il mare e il vento di maestrale.
Perché il mirto non è solo una pianta, è un pezzo di questa terra. Cresce senza chiedere nulla, tra le rocce, nei sentieri sterrati, vicino alle case di campagna, al mare. Sta lì, discreto, quasi invisibile, fino a quando lo sfiori con la mano. E allora succede la magia: il suo profumo si libera nell’aria e racconta storie che pochi sanno ascoltare.
Un tempo si diceva…
Mia nonna diceva sempre che il mirto era la pianta della fortuna e dell’amore. Lo usavano le spose, lo bruciavano nei camini come segno di buon auspicio, lo raccoglievano per farne liquore, infusi, rimedi naturali. Nelle case di una volta c’era sempre un mazzetto di mirto appeso vicino alla porta, perché il suo profumo teneva lontano il malocchio.
Ma questa pianta non era sacra solo per noi. Gli antichi Greci la dedicavano ad Afrodite, la dea della bellezza e dell’amore. Si diceva che chi portava con sé un ramoscello di mirto sarebbe stato protetto e avrebbe trovato la felicità. Mi piace pensare che sia ancora così.
Il liquore che unisce
Se c’è una cosa che davvero racconta la Sardegna, è il liquore di mirto. Ma non è solo una bevanda, è un rituale, un momento di famiglia. Si raccoglie quando le bacche sono mature, con le dita che si tingono di rosso violaceo. Si mette tutto a macerare con pazienza, senza fretta, perché le cose buone hanno bisogno di tempo.
Ogni famiglia ha la sua ricetta. C’è chi lo fa più dolce, chi più forte, chi aggiunge un pizzico di foglie per un aroma più intenso. È un segreto tramandato, un’eredità che si passa di mano in mano, come un pezzo d’isola racchiuso in una bottiglia.
E poi arriva il momento migliore: il mirto si versa nei bicchieri piccoli, si alza in alto e si brinda. E ogni sorso è un viaggio, un ritorno a casa, un abbraccio alla Sardegna.
Il messaggio del mirto
Questa pianta mi ha sempre insegnato una cosa: la vera bellezza non ha bisogno di essere appariscente per farsi notare. Il mirto non ha fiori spettacolari, non cresce altissimo, non è un albero imponente. Ma chiunque passi accanto a lui, anche distrattamente, prima o poi si accorge della sua presenza.
Perché chi ha un’anima forte e autentica non ha bisogno di farsi vedere, basta il suo profumo per farsi ricordare.
E così è la Sardegna: discreta, selvaggia, meravigliosamente indimenticabile.
Con amore per la mia terra, da
LaKasa – Racconti di Sardegna con il cuore
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